Semestrale positiva per SANFELICE 1893 Banca Popolare.
Prosegue il trend di recupero della produttività tramite lo sviluppo della gestione caratteristica.

SANFELICE 1893 Banca Popolare nel primo semestre del 2022 ha registrato un buon contributo dalla gestione caratteristica con un margine di intermediazione di 11,7 milioni di euro, in crescita del 10,8% rispetto alla semestrale del 2021.

Gli impieghi netti a clientela sono cresciuti del 5,59% rispetto a fine 2021, escludendo i finanziamenti “sisma”. Tale dinamica è coerente con il ruolo della Banca di sostegno alle attività del territorio, pur mantenendo un attento presidio al contenimento del rischio di credito e agli assorbimenti patrimoniali. I crediti deteriorati netti, pari a 22,2 milioni, sono in lieve diminuzione (-0,37%); l’NPL ratio, pertanto, diminuisce dal 7,94% al 6,20% (al netto degli impieghi “sisma”), con un rapporto di copertura medio del 43,6%.

La raccolta diretta da clientela si attesta a 776,7 milioni di euro, praticamente in linea rispetto ai 776,9 milioni del 31.12.2021. La raccolta indiretta, invece, presenta una diminuzione dell’8,9% passando da 495,6 milioni di euro a 451,5 milioni di euro, influenzata dalla diminuzione dei valori dei titoli rispetto alle quotazioni del 31.12.2021 per effetto del conflitto russo-ucraino.

La descritta dinamica delle masse, unitamente ai rendimenti degli acquisti di crediti fiscali edilizi (c.d. Superbonus 110% e Altri bonus) hanno determinato, dal punto di vista economico, un margine di interesse pari a 8,6 milioni, in aumento del 24,28% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le commissioni nette si attestano a 4,5 milioni, anch’esse in aumento rispetto all’anno precedente del 6,36%.

Nel risultato netto complessivo della gestione della finanza sono state iscritte svalutazioni di quote di OICR per 1.878 mila euro; nonostante tale impatto rilevante, il margine di intermediazione si attesta a 11,7 milioni di euro, con un incremento del 10,84% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Le rettifiche di valore sui crediti, pari a 805 mila euro, intese quale componente economica maggiormente impattata dall’epidemia Covid-19, hanno registrato una tendenza crescente sia rispetto al primo semestre 2021, sia rispetto alle rettifiche registrate al 31.12.2021, sebbene in presenza di un tasso di deterioramento che si mantiene relativamente basso. Nel complesso gli indicatori del rischio di credito al 30.06.2022 confermano una esposizione del portafoglio crediti non particolarmente concentrata verso i settori economici più intaccati dalla pandemia. Analogamente non si registrano impatti di rilievo sul portafoglio crediti della Banca connessi al conflitto già richiamato.

Le spese amministrative ammontano a 10,3 milioni di euro in linea con il primo semestre dell’anno precedente, con una diminuzione del 3,35% delle spese per il personale ed un incremento dell’11,65% delle altre spese amministrative; mentre gli altri oneri e proventi di gestione presentano una diminuzione del 20,58%. I costi operativi complessivamente si attestano ad euro 9,7 milioni rispetto ai 9,0 milioni del semestre precedente (+7,23%).

Il risultato netto del periodo presenta un utile di euro 845.624, in diminuzione del 48,12% rispetto al risultato registrato al 30.06.2021.

Il Total Capital Ratio (TCR) al 30.06.2022, pari al 14,96% rispetto al 16,04% del 31.12.2021, denota margini capienti di patrimonializzazione rispetto ai requisiti richiesti dalla Vigilanza. La variazione del coefficiente risente principalmente del venir meno di alcuni fattori di carattere regolamentare, unitamente all’effetto negativo sulle riserve di valutazione per i titoli in portafoglio conseguente alla già indicata diminuzione dei valori di mercato. Tali fattori sono stati solo parzialmente compensati dal risultato economico positivo conseguito nel semestre. Si conferma ben oltre i limiti regolamentari anche la posizione di liquidità, con un Liquidity Coverage Ratio (LCR) pari al 166%.